Conversazioni con Francesco e Chiara. Assisi, 23 e 24 luglio 2019

Conversazioni con Francesco e Chiara. Assisi, 23 e 24 luglio 2019

Io e Manuela abbiamo deciso di farci una mini vacanza per rigenerarci.
Dunque, quale posto migliore del piccolo gioiello di Assisi, dove pace e gentilezza sono incastonate nelle singole pietre dei santuari?
Camminando qui, ogni vicolo profuma di antiche storie e il ricordo del divino ci sussurra delicatamente alle orecchie mentre ci accompagna a toccare con mano l’energia potente.
Così, senza guide o cartine ci dirigiamo via via dove “qualcosa” ci chiama a sé. Dai luoghi di nascita a quelli del trapasso in un crescendo di emozioni, quella che sembrava una semplice visita si è rivelata una profonda esperienza di trasformazione e crescita.
Francesco e Chiara mi hanno donato alcuni messaggi personali importanti e altri che con amore e gratitudine condivido qui con voi.

Appena uscita dalla celletta scavata nella grotta dell’Erermo delle Carceri, mi sono soffermata ad ammirare un tronco secolare che dicono fosse proprio lì al tempo di Francesco, quando ho sentito dentro di me il bisogno di scrivere…

Benamate stelle, di voi sono proprio fatto e a voi mi conduco nuovamente. Dio è Padre e Madre insieme, è acqua e fuoco e altrove c’è Dio, cosi come proprio nel mio cuore. Il silenzio del cuore ne esalta il canto gioioso e da sempre la gioia degli uomini conduce a voi amatissime stelle, nel loro cammino verso Dio.

Solo dopo aver scritto queste frasi mi sono voltata. Allora ho notato che dietro di me c’era un’iscrizione e tre statue in bronzo in atto come a scrutare il firmamento. Vi si legge che Francesco e alcuni fratelli in quel luogo, di notte, erano soliti osservare rapiti le sacre stelle… Una bella “coincidenza” vi pare? 🙂

Amatissimi, soffermatevi a godere della gioia e cantate la gioia. La sofferenza è già stata riscattata. Ora è il tempo di cantare al Creatore perché siete in vita.
Benamati, il luogo dell’incontro con Dio è il cuore. Mantenete puri gli intenti e gioite. Gioite. Gioite delle piccole cose… che sono davvero le più grandi e meravigliose.

Proseguendo nel cammino attraverso il bosco…
“Dio si esprime attraverso le persone semplici.”
Non mi tornava gran che come messaggio, allora ho fatto la mia domanda.
“Francesco, perdonami ma non capisco… forse che le persone ricche e potenti ne restano escluse? “
“No, parlo di coloro che sono senza fronzoli”.
Ma che significa, che intendi per fronzoli?
“I fronzoli sono tutto quello che distoglie dal cuore! La persona senza fronzoli riesce invece a stare dentro di sé e a sentire Dio nel proprio cuore.”

Entrando poi da Porta Cappuccini in Assisi, siamo giunte alla casa della giovinezza di Chiara, diventata poi San Rufino. Li fuori, nella piazza, la sua voce dolce mi ha accarezzata:

La via dell’illuminazione è lastricata di opere caritatevoli. Siate caritatevoli nei vostri confronti. Amate voi stessi prima e diffondete l’amore di Dio agli altri. Carità è donare il vostro cuore. Ricordatevi però che il cuore per essere donato, deve prima essere integro. Donate a voi stessi la capacità di amare sempre.

La passeggiata è stata davvero intensa, non solo a livello emotivo, ma anche fisico. Avete presente le salite di Assisi sotto al sole di fine luglio?
Una cosa che adoro è posare le mani sulle pietre di case o monumenti per cogliere differenze vibrazionali e lasciare che immagini e messaggi arrivino a me.
Così nella Basilica dedicata al Santo, mi sono incantata di fronte alla sua tomba pregando in silenzio amorevole con le mani appoggiate sulle grate di ferro percependo un profondo formicolio sui palmi…
E alla casa paterna di Francesco ho visualizzato alcune scene della sua vita di bambino, mentre la madre elargiva doni ad alcuni bisognosi.

Poi siamo arrivate alla Basilica dedicata a Chiara:

Porto il rosso della manifestazione, della passione e del cuore. La mia fiamma, Francesco, è la metà gemella dell’unità.
Il femminile che ho incarnato si equilibra nel mio impegno con Francesco, colui che porta il giallo sole nel mondo.
Giallo e rosso insieme dunque per sperimentare il fuoco della vita. La discendenza di Maddalena prosegue nel rosso che io porto.


Cosa dire della meravigliosa chiesetta all’interno di Santa Maria degli Angeli? In quell’angolo medievale della Porziuncola, in un punto preciso della quale, senza avere idea di cosa fosse accaduto in quel lontano 1226, mi sono sentita chiamare come da un vortice energetico che risale verso l’alto. Ho seguito questo vortice quasi a occhi chiusi, e mi ha condotta fino al luogo preciso dove Francesco ha lasciato il corpo mortale. Un meraviglioso portale luminoso di ascensione che attraversa i piani e i livelli.

La mattina dopo abbiamo fatto visita al centro Ananda, luogo incantevole ispirato da Yogananda, dove si respira ancora energia pura.
Poi, sulla via del ritorno qualcosa ha fatto si che ci fermassimo proprio davanti a San Damiano. Entriamo? Ci siamo chieste…
Non sapevamo che il santuario fu restaurato da Francesco per la missione di Chiara, né che qui, Chiara avesse vissuto fino alla fine dei suoi giorni.
Nell’angolino del suo povero giaciglio, di fronte alla fiammella accesa che rammenta la sua presenza, lacrime di commozione e gratitudine scendono senza che me ne accorga, perché la luce è cosi forte che mi riempie anche gli occhi. Poi noto dei fiori deposti sotto la candela.
Sono fiori di Anthurium: cuori rossi con il pistillo giallo… “Giallo e rosso insieme dunque per sperimentare il fuoco della vita”.

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