Violenza alle donne. Fate Foy e Maymery, 24 novembre 2017
Ho canalizzato le fate del mio giardino per sapere cosa ne pensano della violenza sulle donne. Questo è ciò che mi hanno dettato oggi. Elisa
la donna intesa come essere femminile del genere umano, è colei che porta e mantiene e detiene il vero essere, il vero sé creatore dell’universo. Vista come madre generatrice non può essere considerata se non come Dea da quando ella viene concepita al momento in cui lascia il pianeta. Una Dea in bellezza, umiltà e determinazione. Una Dea in potere, forza e amorevolezza. Una Dea a tutto tondo quindi, che rispecchi gli integri ideali di materna accoglienza e che protegga nel tempo la saggezza della parte più autentica del creato.
E ora la domanda: una Dea può forse essere toccata dalla violenza? Una Dea può forse caricarsi del peso di gravi minacce maschili? Una Dea va invece elevata, suo sia il più alto rango sopra il più alto gradino del riconoscimento!
Ciò che la Dea ha saputo fare, è rimasto sepolto nella cenere del tempo. Ma è ora che la Dea donna riscopra ciò che era prima del tempo, quando il suo essere femminile gioiva di libertà e di autorevolezza consapevole e consenziente. Quando, mutevole luna, come le stagioni ella sapeva seguire la natura del proprio percorso, quando il sole (maschio) aggraziato quasi temeva di sfiorarla tanto era preziosa.
Oggi la Dea è libera di rinascere dalle ceneri della sottomissione perché finalmente il suo compito sia svelato: l’uomo maschio sappia che il tempo della violenza è giunto a termine perché la notte galattica ha restituito la luce all’aurora, nella quale la donna di ogni era ricompare. Più bella, più forte, più pronta.
Più pronta per salvare! Perché è arrivato il momento di riappropriarsi dell’amore nascosto. Ciò che Amore può, cancella quindi ogni atto di Non amore. La violenza è mancanza d’amore e come tale deve venir cancellata dalla terra aggiungendo Amore e ancora Amore… in un gioco d’abbondanza.
Con estremo amore, Foy e Maymery